Come aiutare i nostri figli a vivere con serenità il rapporto con la scuola
Con l’ingresso a scuola i bambini devono farsi carico di tante cose, che spesso gli adulti danno per scontate.
- Il nuovo ambiente, che va esplorato e nel quale il bambino deve trovare i propri spazi (dove appendere il suo giubbotto, dove sedersi, dove depositare il suo materiale ecc...).
- Le figure adulte con cui interagire (bidelli, insegnanti genitori).
- I coetanei con cui confrontarsi, ciascuno dei quali ha caratteristiche diverse.
- Le regole da comprendere a cui il bambino deve adattarsi e che, talvolta, contrastano con le abitudini assunte in famiglia.
- La richiesta cognitiva posta dagli insegnanti e dal programma scolastico.
- Le attività in parte conosciute, ma spesso nuove e più complesse e la conseguente ricerca delle proprie risorse per rispondere alle richieste della scuola.
- Il timore di deludere gli adulti, sia i genitori sia gli insegnanti.
- La gestione delle molteplici emozioni che accompagnano la giornata scolastica (ansia, paura, gioia, tristezza, vergogna, frustrazione, ecc...)
Tutto questo è spesso affrontato con facilità dai bambini, ma, in certi casi, l’impegno richiesto sia a livello psicologico che cognitivo è troppo elevato per le risorse personali disponibili e possono presentarsi situazioni di disagio (difficoltà ad andare a scuola, umore variabile, ansia, timore dell’insuccesso, comportamento oppositorio, ma anche manifestazioni somatiche come il mal di pancia, il mal di testa, difficoltà a prendere sonno).
Come aiutare i nostri figli a vivere con serenità il rapporto con la scuola
- Garantiamo una giusta durata di riposo notturno.
- Ascoltiamo ciò che racconta il bambino della sua giornata scolastica e poniamo attenzione sia ai contenuti sia alle emozioni.
- Uniformiamoci ad alcune regole scolastiche (gli orari per i compiti, il comportamento corretto a tavola, ...) per mantenere una continuità scuola-casa.
- Evitiamo di mostrare al bambino eccessive aspettative rispetto al voto e alla riuscita scolastica.
- Non critichiamo gli insegnanti ai loro occhi evitando di far percepire eventuali disaccordi con il metodo usato.
- Se si sente la necessità di un chiarimento con gli insegnanti chiediamo un colloquio, evitando di coinvolgere i bambini.
- Ricordiamo che il gioco e il tempo libero sono importanti e servono da “ricarica” dopo una giornata scolastica, ma evitiamo che i bambini eccedano con l’uso di videogiochi. (stare all’aria aperta produce più energie per il giorno successivo!).
- Favoriamo il più possibile l'incontro con i coetanei al di fuori dell'orario scolastico, perché possano condividere momenti ludici al di là delle prestazioni di apprendimento.
- Per i compiti pomeridiani stabiliamo con loro un orario da mantenere, gratifichiamo le prestazioni positive e diamo un valido aiuto quando si presentano difficoltà, ma senza sostituirci a loro.
- Non facciamo confronti con gli altri compagni e ricordiamoci che, ogni bambino ha le proprie caratteristiche e apprende con un proprio stile.
- Chiediamo consigli all’esperto se notiamo segnali di disagio psicologico o se osserviamo difficoltà nei processi di apprendimento.
A cura di:
Istituto psico-medico-pedagogico CENTRO METHOD
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